Dopo il nome sulla scheda elettorale, restano le facciate dei palazzi e gli obelischi
Con l’invito a scrivere soltanto il suo nome di battesimo per le prossime europee, la premier ha compiuto l’ultimo passo lungo la strada della disintermediazione e della personalizzazione della politica. «Ma quando mai si è vista una cosa simile, in Italia?», scrive Francesco Cundari nella newsletter “La Linea”. Arriva tutte le mattine dal lunedì al venerdì più o meno alle sette