L’ambiguo sistema degli Spitzenkandidaten rischia di diminuire l’affluenza alle europee

Ursula von der Leyen ha annunciato la sua «seconda candidatura» a guida della Commissione europea. La prassi dell’indicazione di figure che guidino i partiti a seguito di una loro eventuale vittoria, nata per avvicinare gli elettori alle politiche di Bruxelles, è diventata un’arma a doppio taglio

Le ambizioni geopolitiche dell’Ue si sono infrante sulla rivalità tra Michel e von der Leyen

Nell’apologo di Kissinger, sul numero di telefono dell’Europa, i due presidenti si litigherebbero la cornetta. In base ai trattati la politica estera spetta al Consiglio, le altre «rappresentazioni esterne» (come cooperazione internazionale e aiuti umanitari) alla Commissione. Resta la cacofonia istituzionale

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