Il vincolo sul tesoro culturale privato è un problema per la collettività

Il caso della Ferrari d’epoca che ha subito l’intervento del ministero della Cultura è un esempio di pessima gestione del diritto di proprietà di beni storici e artistici. Così facendo, lo Stato nazionalizza i benefici e privatizza i costi, rendendoli poco appetibili. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni su Linkiesta

A rallentare l’Europa non è l’eccesso di concorrenza, ma l’eccesso di regole

È obbligatorio riconoscere il successo, anche per i consumatori, delle politiche Ue sulla telefonia mobile. Questo dimostra come non sia la liberalizzazione interna la causa di una mancata affermazione internazionale delle nostre compagnie. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni su Linkiesta

L’importanza della trasparenza per decidere: l’esempio di Bologna e i dubbi sul Pnrr

Nonostante alcuni progressi, la pubblica amministrazione italiana soffre ancora di una carenza organizzativa che impedisce all’opinione pubblica di accedere facilmente ai dati e valutare l’operato di comuni, regioni, governi. Come nel caso del piano di ripresa e resilienza. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni

I prezzi dell’energia in calo e l’ingenua sorpresa di chi non si fidava della concorrenza

L’Arera ha diffuso i risultati delle aste per il superamento della “maggior tutela” e la piena liberalizzazione del mercato della vendita dell’elettricità: c’è stato un risparmio considerevole per i consumatori, ovviamente. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni su Linkiesta

Le preoccupazioni della sinistra su privatizzazioni e autonomia regionale sono fortemente esagerate

Alcuni esponenti dell’opposizione hanno criticato le misure del governo rispolverando un certo nazionalismo e protezionismo che non appartiene alla loro storia politica. Le due riforme di Palazzo Chigi in realtà sono molto più blande di quanto propagandato e non divideranno il paese. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni su Linkiesta

Il deludente bilancio dei sussidi contro il caro energia

In un anno e mezzo il governo m ha dilapidato novantatré miliardi per evitare ingenti aumenti alle famiglie italiane. Ma gli aiuti non hanno raggiunto sempre chi ne aveva più bisogno, come dimostrano gli sgravi sulla bolletta elettrica estesi anche alle seconde case. L’editoriale dell’Istituto Bruno Leoni su Linkiesta

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