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Che differenza c’è tra donazione e regalo?

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(@angelo-greco)
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Cos’è una donazione, quando la donazione è un contratto e cosa la distingue da un regalo o dal fatto di intestare una casa a qualcuno.

Se stai considerando di fare una donazione o semplicemente vuoi capire meglio le implicazioni di un regalo, probabilmente ti starai chiedendo cosa significhino questi due termini e cosa comporti, sotto il profilo giuridico, “intestare” un bene a qualcuno (ad esempio una casa). A questo punto non puoi darti una risposta se prima non comprendi che differenza c’è tra donazione e regalo. Lo scopriremo in questo breve articolo che ti consiglio di leggere con attenzione in modo da scoprire gli effetti e le conseguenze che tali atti hanno per il diritto. Ma procediamo con ordine.

Cos’è una donazione e cosa un regalo?

Nel linguaggio comune, “donazione” e “regalo” possono sembrare concetti con sfumature diverse. Spesso si tende a credere che il regalo sia un atto semplice e informale mentre la donazione sia un contratto notarile. Non è affatto così. Non esiste alcuna differenza tra donazione e regalo: sotto il profilo legale questi due termini sono la stessa cosa.

Volendo tuttavia trovare una sottile sfumatura tra le due parole potremmo dire che tra l’una e l’altra c’è un rapporto di strumentalità: per regalare qualcosa a qualcuno è necessario fare una donazione. In altre parole, la donazione è l’atto che ha come fine quello di fare un regalo (o, come la chiamano i giuristi, una “liberalità”). Difatti, ciò che viene donato viene regalato.

Ma siccome non si può regalare nulla senza il consenso del beneficiario, ecco che la donazione si definisce anche un contratto.

Ma perché la donazione è un contratto? Semplice: perché – come tutti i contratti – l’effetto si realizza solo a seguito di una manifestazione di volontà di entrambe le parti. Da un lato c’è la volontà del donante di regalare e dall’altro la volontà del donatario di accettare.

Questo non significa che la donazione debba per forza avvenire per iscritto o con un formale scambio di dichiarazioni. Bastano i semplici gesti che denotino l’intenzione da un lato di donare e dall’altro di voler ricevere il regalo. Di tanto però parleremo meglio a breve per spiegare come si fa una donazione, ossia come regalare qualcosa a qualcuno. Ma prima di entrare nel merito della “forma” della donazione dobbiamo introdurre un altro concetto spesso utilizzato nel linguaggio comune: quello di “intestazione”.

Cosa significa intestare una cosa a una persona?

Spesso si sente dire che un padre ha intestato una casa a una figlia, che una madre ha cointestato il proprio conto corrente al figlio, che il nonno ha dato al nipote i soldi per comprare la casa, ecc. Tutti questi atti sono donazioni. Infatti “intestare” qualcosa a qualcuno, senza ricevere in cambio il pagamento di un prezzo o qualsiasi altra controprestazione, rappresenta una donazione.

Quante sono i tipi di donazione?

Il tipico schema di donazione è la cosiddetta donazione diretta: in questo caso il donante regala un proprio bene (denaro, immobili, mobili, ecc.) a un altro soggetto, ossia il donatario.

Esiste poi la cosiddetta donazione indiretta che si realizza quando il donante mette a disposizione del donatario la somma per acquistare uno specifico bene. L’esempio tradizionale è quello del padre che fa un bonifico sul conto del figlio per consentirgli di comprare la casa o versa il prezzo direttamente al venditore.

Un altro esempio di donazione indiretta è il pagamento di un debito altrui: si pensi a un soggetto che si accolla la rata del mutuo di un familiare, finendo così per liberarlo dall’obbligo di pagamento.

Si parla poi di donazione anche quando una persona rinuncia a un credito che ha nei confronti di un’altra (appunto il donatario).

Poi si usa parlare anche di:

  • donazioni obnuziali: viene eseguita in vista di un determinato futuro matrimonio, sia dagli sposi tra loro, sia da altri a favore di uno o di entrambi gli sposi o dei figli nascituri da questi;
  • donazioni rimuneratoria: per riconoscenza o in considerazione dei meriti del donatario o per ricambiare un piacere o un servizio ricevuto.

La legge poi distingue la donazione (sia essa diretta o indiretta) in due categorie:

  • la donazione di modico valore;
  • la donazione di non modico valore.

Nel primo caso, la donazione può avvenire informalmente, con la consegna diretta del bene, senza bisogno di atto scritto.

Nel secondo caso, invece, la donazione è nulla se non si fa tramite atto notarile alla presenza di due testimoni.

Per stabilire quando una donazione è di modico valore non c’è un criterio fisso: la legge si limita a dire che bisogna valutarlo in rapporto alle condizioni economiche delle parti. Solo ciò che impoverisce notevolmente il donante (in base alle sue capacità reddituali) può considerarsi “di non modico valore”. La presenza del notaio in questi casi serve proprio per evitare regali affrettati, determinati magari da una transitoria spinta emotiva. E questo perché la donazione è irrevocabile e quindi, una volta che il regalo è stato fatto, non si può più tornare indietro.

Cos’è esattamente una donazione?

Abbiamo visto che donazione e regalo sono la stessa cosa. Se vogliamo però dare una definizione giuridica alla donazione dobbiamo dire che è:

  • un contratto, in quanto, per perfezionarsi, è necessario lo scambio delle volontà di entrambe parti
  • a titolo gratuito, in quanto l’unico soggetto che esegue la prestazione è il donante;
  • con effetto reale, in quanto serve a trasferire la proprietà di un bene al donatario.

Altre caratteristiche della donazione sono:

  • l’irrevocabilità: il donante non può più chiedere la restituzione di ciò che ha regalato salvo in due casi: a) se il donatario si dimostra ingrato (ossia compie atti particolarmente riprovevoli verso il donante, elencati in modo specifico dalla legge); b) se il donante ha un primo figlio che non aveva o non sapeva avere al momento della donazione;
  • l’incoercibilità: il donante non può impegnarsi a fare una donazione futura, neanche sottoscrivendo un contratto. L’impegno a compiere una donazione in un determinato momento o a specifiche condizioni è nullo. La donazione infatti non può essere oggetto di un vincolo, neanche se è lo stesso donante a imporselo. Dunque: o si dona subito, o non si dona affatto, ma non ci si può impegnare a donare in futuro.
 
Pubblicato : 16 Aprile 2024 11:15