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Incidente in un parcheggio privato

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(@angelo-greco)
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L’assicurazione copre in caso di tamponamento, scontro o incidente in una strada privata? Come si stabilisce la colpa?

In caso di incidente in un parcheggio privato sorgono spesso numerose domande: in assenza di segnaletica, come si fa a stabilire chi ha ragione e chi ha torto? In questi casi paga l’assicurazione? Come si fa la denuncia di sinistro, entro quanto tempo e a quale compagnia bisogna rivolgersi? Cerchiamo di fare il punto della situazione, alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 184/2023.

Incidente d’auto in parcheggio privato: l’assicurazione copre?

A seguito della riforma della legge sulle assicurazioni private, i veicoli a motore devono essere muniti di copertura assicurativa Rc-auto anche quando sono fermi in aree private, benché chiuse al traffico. Questo significa, tanto per fare un esempio comune, che chi lascia la macchina nel cortile del condominio, delimitato da una sbarra, deve comunque essere in regola con l’assicurazione.

Ne deriva che in caso di incidente in un parcheggio privato, la compagnia assicuratrice è tenuta a risarcire il danno al conducente non responsabile: sia il danno fisico che quello al veicolo.

Il danneggiato può avvalersi della procedura dell’indennizzo diretto, potendo pertanto rivolgere la domanda risarcitoria alla propria compagnia. Chiaramente dovrà dimostrare la dinamica del sinistro, anche attraverso foto o testimoni.

Se il responsabile non è assicurato, il danno è coperto dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada.

Come si fa a stabilire in un parcheggio privato chi ha ragione e chi ha torto?

Secondo la Cassazione, anche in assenza di segnaletica stradale – come spesso succede nei parcheggi dei supermercati – i conducenti devono sempre rispettare le comuni regole del Codice: dare la precedenza a chi viene da destra o ai pedoni che attraversano la strada, guidare con prudenza, guardare la sede stradale con scrupolo e attenzione prima di uscire da un parcheggio, ecc.

In assenza di prove che definiscano nettamente la responsabilità di uno dei due conducenti, si applica la “presunzione di responsabilità al 50%”, ossia il famoso concorso di colpa imposto dall’articolo 2054 del Codice civile.

Entro quanto tempo fare la denuncia di sinistro?

La denuncia di sinistro alla propria compagnia va fatta entro 3 giorni. La violazione di tale termine non comporta la perdita del risarcimento, a meno che non vi sia stata una condotta dolosa del conducente rivolta a danneggiare la compagnia.

Se le parti si mettono d’accordo possono redigere il CID, il modulo di constatazione amichevole, che farà fede tuttavia solo tra le stesse, non vincolando né l’assicurazione, né il giudice. In altri termini, nulla esclude che la compagnia possa disconoscere la dinamica descritta dal CID.

In assenza di sottoscrizione del CID, ciascun assicurato procederà alla denuncia alla propria compagnia riportando la versione dei fatti a suo parere più corretta.

Entro quanto tempo il risarcimento?

In presenza di CID, il risarcimento del danno al veicolo deve avvenire entro 30 giorni, mentre quello per i danni fisici entro 45.

In assenza di CID, i tempi si raddoppiano: 60 giorni per i danni al veicolo e 90 per quelli alle persone.

I passeggeri (terzi trasportati) sono risarciti subito, indipendentemente dal fatto che si trovassero nell’auto del responsabile o meno.

 
Pubblicato : 17 Maggio 2024 10:30