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Successione e diritti dei nipoti: cosa devi sapere

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(@adele-margherita-falcetta)
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Guida ai diritti ereditari dei figli dei figli: i casi in cui essi hanno diritti successori e in che misura.

In tema di successioni l’attenzione si concentra spesso sui diritti dei figli e del coniuge; è invece importante esplorare anche la posizione dei nipoti in tale contesto.

Nell’ambito del diritto di successione, i nipoti occupano una posizione unica. Sia che si tratti di eredità testamentarie sia di quelle legittime, la loro quota ereditaria viene calcolata e distribuita secondo norme specifiche, che tengono conto della presenza o assenza di altri eredi diretti. La legge fornisce un quadro chiaro sui loro diritti.

Questo articolo ti dirà cosa devi sapere in tema di successione e diritti dei nipoti, illustrando i vari aspetti di questo tema: dai casi in cui essi succedono al defunto all’impatto della legittima sulla loro quota ereditaria, fino al calcolo specifico della loro quota. Conoscere questo argomento è particolarmente rilevante in un contesto in cui le dinamiche familiari sono sempre più variegate.

Che diritti hanno i nipoti in una successione?

In una successione, i diritti dei nipoti sono delineati da norme specifiche che si attivano in particolari circostanze familiari. Secondo il codice civile, i nipoti entrano in gioco principalmente quando non sono presenti i figli del defunto. L’art. 467 cod. civ. stabilisce che, in assenza di figli, i nipoti ereditano i beni lasciati dai nonni. Questo avviene secondo il principio della rappresentazione, secondo cui i nipoti occupano il posto e acquisiscono i diritti successori che sarebbero spettati ai loro genitori, se questi fossero stati vivi.

Ai sensi dell’art. 468, secondo comma, cod. civ., i nipoti succedono ai nonni anche se hanno rinunciato all’eredità del loro genitore, figlio della persona defunta.

Poiché i nipoti subentrano nell’eredità in luogo di un loro genitore defunto, la quota che sarebbe spettata a quest’ultimo viene divisa tra loro in parti uguali.

Naturalmente il nonno o la nonna, mediante testamento, possono decidere di beneficiare uno o più nipoti in maniera più ampia rispetto a quanto previsto dal codice civile.

Inoltre, i diritti dei nipoti non sono solo legati alla ricezione di beni materiali. Essi comprendono anche il diritto di ottenere informazioni sulla successione, di contestare eventuali testamenti che li escludano ingiustamente, e di partecipare attivamente alle decisioni relative alla divisione dell’eredità.

In che modo la legittima incide sui diritti dei nipoti?

La legittima, o quota di riserva, gioca un ruolo cruciale nei diritti successori dei nipoti. Essa è quella parte dell’eredità che la legge riserva ai cosiddetti legittimari (i parenti più prossimi del defunto indicati dall’art. 436 cod. civ.: i figli, il coniuge, e, in certi casi, i genitori). Se un figlio è morto prima del suo genitore, i nipoti possono essere considerati legittimari al suo posto e quindi avere diritto a una quota della legittima.

Quando un nonno o una nonna lascia un testamento, può disporre liberamente solo di una parte dell’eredità, detta quota disponibile. La restante parte, la legittima, deve essere suddivisa tra i legittimari secondo quanto stabilito dal codice civile. Per i nipoti, questo significa che, se i loro genitori (figli del defunto) sono premorti o in alcuni casi rinunciano alla loro eredità, essi subentrano nella quota di legittima che sarebbe spettata a questi ultimi.

Come si calcola la quota di successione dei nipoti?

Per completare l’esposizione di cosa devi sapere a proposito di successione e diritti dei nipoti, vediamo come calcolare la quota loro spettante.  La determinazione di essa si basa su diversi fattori, tra cui la struttura della famiglia del defunto e la presenza o meno del coniuge di quest’ultimo.

Si possono presentare dunque le seguenti situazioni:

  • manca il coniuge e vi è un solo figlio del defunto, morto prima di quest’ultimo. In questo caso, al figlio defunto sarebbe spettato l’intero patrimonio ereditario, che va ai nipoti. Se essi sono più di uno, detto patrimonio viene diviso in parti uguali  (art. 566 cod. civ.);
  • manca il coniuge e vi sono più figli. In questo caso il patrimonio ereditario si divide in parti uguali tra questi ultimi. Se qualcuno dei figli è premorto, succedono i nipoti dividendo in parti uguali tra loro la quota che sarebbe spettata al loro genitore (art. 566 cod. civ.);
  • vi sono il coniuge e un solo figlio, morto prima del suo genitore. In questa ipotesi al figlio sarebbe spettata la metà del patrimonio ereditario; se muore prima dell’apertura della successione, tale quota va ai suoi figli, tra i quali viene divisa in parti uguali (art. 581 cod. civ.);
  • vi sono il coniuge e più figli, ai quali spetta, ai sensi dell’art. 581 cod. civ., una quota pari a tre quarti del patrimonio ereditario, da dividere in parti uguali. Se qualcuno dei figli muore prima del suo genitore, la sua parte della suddetta quota andrà ai nipoti, che a loro volta dovranno dividerla tra loro in parti uguali.
 
Pubblicato : 28 Gennaio 2024 16:45