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Si possono fare regali alle maestre?

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(@mariano-acquaviva)
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Gli insegnanti sono pubblici ufficiali? Cosa rischia chi fa un omaggio a un docente? Quali sono i regali di modico valore?

Gli insegnanti accompagnano gli alunni per un periodo significativo della loro vita: basti pensare ai cinque anni delle elementari oppure al quinquennio delle superiori. A volte tra studenti e docenti si crea un rapporto molto solido che va oltre le aule scolastiche e che, spesso, finisce per coinvolgere anche i genitori. In casi del genere non è raro assistere a scambi di doni e di piccoli omaggi, di cui sono beneficiari soprattutto gli insegnanti. È in questo contesto che si inserisce il seguente quesito: si possono fare regali alle maestre?

La domanda sembra davvero banale e priva di significato: perché non si potrebbero omaggiare i docenti dei propri figli? La risposta è semplice: perché c’è il rischio di finire in galera. C’è una legge, infatti, che vieta a tutti i dipendenti pubblici di chiedere e/o di accettare doni di qualsiasi tipo, a meno che non siano di importo insignificante. Il Codice penale, poi, parla perfino di corruzione, con pene che possono arrivare anche a dieci anni di reclusione. Alla luce di questa breve anticipazione va quindi compreso se si possono dare regali alle maestre.

Gli insegnanti sono pubblici ufficiali?

I docenti non solo sono dipendenti statali ma anche pubblici ufficiali. Sul punto non ci sono dubbi: la giurisprudenza ha più volte riconosciuto tale qualità agli insegnanti, anche a coloro che lavorano negli istituti parificati [1].

Essere pubblici ufficiali comporta conseguenze ben precise: basti solo pensare che ogni pubblico ufficiale ha l’obbligo di segnalare alla polizia ogni reato a cui assiste mentre è in servizio e, se insultato, può sporgere denuncia per oltraggio, cosa che non potrebbe fare un comune cittadino.

Ma non solo: i pubblici ufficiali possono commettere reati di cui altri soggetti non potrebbero mai macchiarsi, come ad esempio il peculato e la corruzione.

Si possono fare regali agli insegnanti?

Come anticipato in premessa, la legge proibisce a tutti i funzionari pubblici di ricevere regali.

Nello specifico, il codice di comportamento dei dipendenti pubblici dice che “Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità” [2].

Insomma: nessun dipendente pubblico può accettare regali, che siano in denaro o sotto altre forme (gioielli, beni di lusso, prestazioni sessuali, ecc.). Ma non solo: il dipendente statale non può nemmeno “invitare” il cittadino a omaggiarlo, ad esempio facendogli capire che sarebbe gradito un omaggio.

Chi infrange questa regola rischia la sospensione dal servizio o, nei casi più gravi, perfino il licenziamento. Ciò significa, quindi, che non è possibile fare regali alle maestre.

C’è però un’eccezione a quanto appena detto. Secondo la stessa legge, il dipendente può accettare soltanto regali di modico valore “effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”.

In pratica, è possibile elargire piccoli omaggi, ad esempio nell’ambito delle festività natalizie o al termine del percorso di studi, purché non si tratti di regali di un certo valore: si pensi al genitore che dona un Rolex a un insegnante.

Secondo la giurisprudenza, i regali sono di modico valore se non superano i 150 euro.

Fare regali alle maestre è reato?

Il problema dei regali agli insegnanti e, in generale, ai dipendenti pubblici è che si rischia di incorrere nel grave reato di corruzione.

Per la legge, commette un delitto non solo chi tenta di comprare un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio per fargli fare un atto contrario ai propri doveri [3], ma anche chi paga per convincere il funzionario a compiere un atto conforme alle sue mansioni [4].

Di conseguenza, rischia il carcere non solo chi corrompe il maestro per far promuovere l’alunno che, altrimenti, andrebbe bocciato, ma anche chi paga l’insegnante per mettere buoni voti a uno studente che già li meriterebbe.

Ecco perché fare regali alle maestre potrebbe essere una pessima idea, a meno che l’omaggio non sia di modesto valore ed elargito in occasioni che, generalmente, giustificherebbero un dono, come ad esempio a Natale o a Pasqua.

Si badi bene: il Codice penale punisce la corruzione con riferimento ai pubblici ufficiali (come gli insegnanti, i medici, i poliziotti, ecc.) e agli incaricati di un pubblico servizio (farmacisti, infermieri, ecc.).

Ciò significa che non è corruzione fare un regalo di ingente valore al bidello che si occupa solamente di pulire le aule, in quanto egli non riveste la qualità di pubblico ufficiale né di incaricato di un pubblico servizio.

Cosa rischia chi fa un regalo a un insegnante?

La legge punisce non solo il corrotto ma anche il corruttore [5]. Ciò significa che, in caso di regali agli insegnanti, a finire in carcere potrebbe essere anche il genitore che ha omaggiato il docente per ingraziarselo.

 
Pubblicato : 14 Luglio 2023 09:00