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Ingresso ai cani nei luoghi pubblici: si può vietare?

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(@mariano-acquaviva)
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Il Comune può imporre restrizioni all’accesso degli animali domestici nei posti pubblici come strade e piazze? Guinzaglio e museruola sono obbligatori?

La legge tutela gli animali domestici punendo penalmente ogni condotta che possa arrecare loro dolore, compreso l’abbandono. Anche sotto il profilo civilistico esistono norme volte a proteggere i nostri amici a quattro zampe: basti pensare alla regola stabilita dal Codice civile in tema di condominio, secondo cui non è mai possibile che il regolamento vieti il possesso di animali domestici. Con il presente articolo ci concentreremo su uno specifico argomento: vedremo cioè se è legale vietare l’ingresso ai cani nei luoghi pubblici.

Ad esempio, è possibile che in un parco pubblico, in una strada o in una piazza sia proibito alle persone di entrare insieme al proprio animale da compagnia? Un divieto del genere sarebbe legale? Approfondiamo la questione.

Quali sono i luoghi pubblici?

Per definizione, sono pubblici i luoghi nei quali chiunque può accedere liberamente, senza dover chiedere il permesso a nessuno. È il caso delle strade e delle piazze.

In pratica, sono considerati pubblici i luoghi di proprietà dello Stato che sono accessibili a chiunque.

Cosa sono i luoghi aperti al pubblico?

Sono aperti al pubblico i luoghi in cui, per accedere, occorre rispettare alcune formalità, come ad esempio pagare il biglietto, esibire l’invito, ecc. È ciò che accade al ristorante, nel bar o al cinema.

Sono quindi aperti al pubblico i luoghi che, pur essendo di proprietà privata, sono accessibili a tutti secondo le regole e le limitazioni stabilite dal titolare o dal gestore.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dedicato alla differenza tra luoghi pubblici e luoghi aperti al pubblico.

Si può vietare l’ingresso ai cani nei luoghi pubblici?

Salvo leggi speciali, non è possibile vietare l’ingresso ai cani nei luoghi pubblici. Sono quindi illegittime le ordinanze comunali che dispongono il divieto d’accesso dei cani nei parchi e nelle altre aree pubbliche.

Ciò non vuol dire, però, che non debbano essere rispettate tutte le altre precauzioni dettate dalla legge per evitare che gli animali possano scappare o fare del male a qualcuno. Vediamo di cosa si tratta.

Cani in luogo pubblico: guinzaglio e museruola sono obbligatori?

Secondo la legge [1], nei luoghi pubblici occorre sempre utilizzare il guinzaglio a una misura non superiore a 1,50 metri durante la conduzione dell’animale, fatte salve le aree appositamente adibite ai cani (la cosiddetta “area sgambamento”).

Inoltre, il proprietario e il detentore di un cane devono portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al quadrupede in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali, oppure su richiesta delle autorità competenti.

La legge impone quindi di applicare la museruola solamente in base alle circostanze e, nello specifico, se v’è concreto rischio che il cane possa costituire un pericolo.

Si pensi al cane che si agita particolarmente in presenza di rumori molto forti: se il proprietario che lo sta portando a passeggio si imbatte in una banda musicale che percorre le vie del paese, dovrà immediatamente applicare la museruola al suo animale per evitare che possa fare del male a qualcuno.

Insomma: il cane che si trova in un luogo pubblico deve essere necessariamente portato al guinzaglio, mentre la museruola va messa solo quando v’è rischio di aggressione oppure se l’autorità pubblica ne ha ordinato l’applicazione.

I cani devono avere contemporaneamente sia il guinzaglio sia la museruola quando sono condotti sui mezzi di trasporto pubblici oppure nei locali pubblici.

Si può vietare l’ingresso ai cani nei luoghi aperti al pubblico?

Le cose cambiano nel caso di luoghi aperti al pubblico: trattandosi di posti privati a cui si può accedere solo rispettando le indicazioni del titolare/gestore, è legale proibire l’ingresso ai cani e, più in generale, agli animali domestici.

Nello specifico, se i cani sono proibiti il proprietario del locale aperto al pubblico deve avere cura di esporre un divieto che sia visibile anche all’esterno del posto (ad esempio, un adesivo che riproduce il segnale del “divieto di accesso” con accanto la figura di un cane).

È in ogni caso sempre vietato introdurre cani o altri animali domestici nei locali dove si preparano, manipolano, trattano e conservano gli alimenti (ad esempio, nelle cucine), al fine di impedire le contaminazioni degli alimenti stessi.

La legge ha tuttavia stabilito che all’interno o all’esterno degli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti possono essere predisposti appositi locali o spazi in cui accogliere gli animali [2].

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dedicato alla legge cani negli esercizi pubblici.

 
Pubblicato : 27 Agosto 2023 14:45