forum

In cassa integrazio...
 
Notifiche
Cancella tutti

In cassa integrazione si deve dare il preavviso per dimissioni?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
41 Visualizzazioni
(@raffaella-mari)
Post: 551
Noble Member Registered
Topic starter
 

È obbligatorio dare il preavviso delle dimissioni durante la cassa integrazione straordinaria?

Ipotizziamo il caso di un dipendente in Cassa integrazione che decida di licenziarsi. In questo caso è normale chiedersi se, per farlo, debba rispettare il termine di preavviso previsto dal suo contratto collettivo o se, al contrario, non svolgendo alcuna attività e quindi non essendoci necessità di consentire al datore di organizzarsi, si possa recedere con effetto immediato.

A spiegare se, in cassa integrazione si deve dare il preavviso per le dimissioni è stata una recente sentenza del tribunale di Firenze, la n. 101 del 2.02.2024. Secondo i giudici toscani, anche se sei in CIGS, e quindi con FIS (Fondo di integrazione salariale) devi comunque dare il preavviso prima di licenziarti. Ma perché è così importante? Scopriamolo insieme.

Perché è importante dare il preavviso durante la cassa integrazione?

Durante la cassa integrazione, il tuo rapporto di lavoro è sospeso e l’azienda ha bisogno di essere avvertita se decidi di lasciare il lavoro. Questo è perché l’attività potrebbe essere ripresa e l’azienda deve organizzarsi per coprire il tuo posto.

Cosa succede se non si dà il preavviso?

Se non dai il preavviso delle dimissioni rispettando i termini previsti dal tuo Contratto Collettivo Nazionale (CCNL), l’azienda potrebbe trattenere parte del tuo stipendio: la quota cioè corrispondente alla cosiddettaindennità di mancato preavviso. È quello che è successo nel caso di una fisioterapista in FIS con riduzione oraria.

L’indennità sostitutiva del preavviso: cos’è e quando spetta

L’indennità sostitutiva del preavviso è una somma di denaro che:

  • il datore deve versare al dipendente in caso di licenziamento senza preavviso;
  • il dipendente deve versare al datore in caso di dimissioni senza preavviso.

L’indennità non è dovuta solo in caso di:

  • licenziamento per giusta causa;
  • dimissioni per giusta causa.

In tali due ipotesi infatti il rapporto di lavoro cessa immediatamente. La giusta causa è una gravissima violazione degli obblighi contrattuali che non consente la prosecuzione neanche momentanea del rapporto di lavoro.

In Italia, anche il dipendente che si dimette è tenuto a dare al datore di lavoro un preavviso, la cui durata varia in base al CCNL di riferimento e all’anzianità lavorativa. Il mancato preavviso può comportare per il dipendente alcune conseguenze:

  • indennità sostitutiva del preavviso: il datore di lavoro ha diritto a trattenere dalla busta paga del dipendente l’importo indicato dal CCNL (di solito è pari alla retribuzione che il lavoratore avrebbe dovuto percepire durante il periodo di preavviso non lavorato; rale importo viene calcolato come se il dipendente avesse lavorato regolarmente durante il periodo di preavviso. Ad esempio, se il preavviso previsto è di 30 giorni e la retribuzione mensile del lavoratore è di 2.000 euro, l’indennità sostitutiva del preavviso sarà di 2.000 euro / 30 giorni = 66,67 euro al giorno);
  • risarcimento del danno: in alcuni casi, il datore di lavoro può richiedere al dipendente il risarcimento del danno per il mancato preavviso, se questo ha causato un pregiudizio concreto all’azienda. Il danno può essere quantificato in base al tempo necessario per trovare un sostituto, ai costi di formazione del nuovo lavoratore, alle perdite di fatturato e ad altri fattori;
  • clausola penale: alcuni contratti di lavoro possono prevedere una clausola penale in caso di mancato preavviso. Tale clausola prevede il pagamento di una somma di denaro predeterminata a favore del datore di lavoro.

Esistono come detto casi in cui il preavviso non è previsto:

  • dimissioni per giusta causa: Il dipendente non è tenuto a dare il preavviso se si dimette per giusta causa, ad esempio in caso di gravi inadempienze del datore di lavoro;
  • accordo con il datore di lavoro: il dipendente può essere esonerato dal preavviso se il datore di lavoro lo acconsente.

Cosa ha stabilito il tribunale di Firenze?

Il tribunale ha confermato che è il datore di lavoro può trattenere l’indennità di preavviso dello stipendio della fisioterapista per il mancato preavviso delle dimissioni. Anche se era in cassa integrazione, l’azienda aveva comunque bisogno di essere informata.

 
Pubblicato : 15 Febbraio 2024 15:15