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È dovuta l’IVA sulle spese legali al vincitore di una causa?

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(@angelo-greco)
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Quando la parte soccombente in un processo deve pagare l’IVA sulle spese processuali della controparte secondo la Cassazione.

Come noto, chi perde la causa deve rimborsare all’avversario i costi sostenuti per la sua difesa in giudizio. È la cosiddetta «condanna alle spese processuali», liquidata dal giudice con la sentenza, nella quale è ricompresa anche la parcella dell’avvocato. A riscuotere tali somme è lo stesso avvocato che emetterà fattura alla parte soccombente pagante. E, come tutte le fatture, anche questa conterrà l’IVA. Ma è dovuta l’IVA sulle spese legali al vincitore di una causa? In altri termini, il soccombente è tenuto a rimborsare anche l’IVA relativa agli onorari dell’avvocato della parte vincitrice se quest’ultima è un soggetto che, in quanto titolare di P.IVA, può recuperare l’imposta? La questione è stata chiarita dalla Cassazione con l’ordinanza n. 2818 del 30.01.2024.

Il soccombente deve sempre pagare l’IVA sulla condanna alle spese?

Il soccombente è tenuto al pagamento dell’IVA sugli onorari dell’avvocato di controparte solo se non dimostra che il vincitore ha la possibilità di recuperare tale imposta.

La Cassazione ha sottolineato che il rimborso dell’IVA si configura infatti quale accessorio dei compensi di difesa dai quali la parte è sollevata quando la causa ha avuto esito favorevole.

Quali sono i principi stabiliti dalla Cassazione?

La Suprema Corte, respingendo il ricorso di una società che contestava il pagamento dell’IVA come parte delle spese processuali, ha chiarito che l’obbligo di rimborsare l’IVA deriva non dal rapporto tributario, ma dall’articolo 91 del codice di procedura civile. Tale norma impone al soccombente di coprire i diritti, gli onorari e le spese sostenute dalla parte vittoriosa, inclusa l’IVA, che deve essere documentata come effettivamente dovuta o spesa.

Quando il pagamento dell’IVA non è dovuto?

Il pagamento dell’IVA da parte del soccombente non si verifica qualora la parte vittoriosa, essendo soggetto passivo d’imposta, abbia la possibilità di detrarre l’IVA e quindi di recuperare l’imposta stessa. In tale ipotesi però incombe al soccombente dimostrare che la parte vittoriosa rientra in questa categoria e che, di conseguenza, non dovrebbe sostenere il costo dell’IVA.

Come viene applicata questa norma?

Per concludere, la Cassazione ha precisato che, in assenza di prova contraria fornita dal soccombente, l’IVA sugli onorari legali della parte vittoriosa deve essere considerata a tutti gli effetti una spesa processuale e quindi va versata regolarmente. Pertanto, il pagamento avviene non a titolo di rivalsa, che si riferisce al rapporto tra cliente e avvocato, ma come parte della condanna alle spese, basata sul principio di soccombenza e responsabilità derivanti dal processo.

 
Pubblicato : 31 Gennaio 2024 14:30