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Cos’è la polizia morale?

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(@mariano-acquaviva)
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In cosa consiste e cosa fa la polizia della moralità? Cos’è il codice di abbigliamento? Che cos’è la buon costume? Cosa prevede la Costituzione italiana?

Le forze dell’ordine intervengono ogni volta che è stato commesso oppure v’è il pericolo che venga commesso un illecito. Ma non solo: le autorità devono anche garantire l’ordine pubblico, scongiurando che determinati eventi, come ad esempio manifestazioni sportive o politiche, possano mettere a repentaglio la sicurezza pubblica. Ci sono tuttavia Stati in cui le forze dell’ordine agiscono anche per motivi molto diversi che, in Italia, non legittimerebbero alcun tipo di intervento. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: cos’è la polizia morale?

Purtroppo se ne sente parlare sempre più spesso, soprattutto a seguito di tragici eventi accaduti in alcune dittature. Eppure non tutti sanno che, anche in Italia, in passato c’è stato qualcosa di simile. Ci riferiamo alla cosiddetta “buon costume”. Approfondiamo la questione.

Polizia morale: che cos’è?

La polizia morale (o polizia della moralità) è un corpo speciale delle forze dell’ordine che ha il compito di far rispettare il codice d’abbigliamento imposto ai cittadini.

La più nota è sicuramente la polizia morale iraniana che, seppur formalmente abolita, ha ancora oggi il compito di sanzionare le violazioni della sciaria (Sharia), la legge che, nella religione islamica, impone le regole di vita e di comportamento dettate da Dio per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli.

Secondo la legge iraniana, le donne sono obbligate a coprirsi i capelli con un velo e indossare abiti lunghi e larghi per mascherare la propria figura. Chi viola queste regole viene punito dalla polizia morale.

Va precisato che, al di là dell’esperienza iraniana, in linea di massima la polizia della moralità può occuparsi di tutto ciò che concerne il buon costume, come tale dovendosi intendere l’insieme dei principi della morale vigenti in un determinato momento storico.

Come funziona la polizia morale?

La polizia morale è una sorta di “polizia religiosa” tipica delle dittature e, in special modo, delle teocrazie, cioè dei governi in cui i precetti della religione vengono fatti osservare come se fossero legge dello Stato.

In queste realtà, la polizia morale rappresenta un reparto speciale delle forze dell’ordine, autorizzato ad utilizzare anche la forza pur di reprimere le violazioni di tipo morale.

La polizia morale può quindi arrestare le persone sorprese in flagranza di reato, cioè che si mostrano in pubblico con un abbigliamento non consono ai precetti della morale che intendono tutelare.

La polizia morale, solitamente, dipende da una “questura morale”, la quale a propria volta è alle dipendenze del governo.

Che cos’è la buon costume?

La polizia morale, fortunatamente, non esiste in Italia né in altri Paesi democratici.

In passato, tuttavia, è esistito un corpo di polizia che, per certi versi, richiama quello della moralità.

Si tratta della famosa “buon costume”, un reparto della polizia di Stato italiana che si occupava della difesa della pubblica morale.

Il Codice penale, infatti, prevede al suo interno una sezione dedicata esclusivamente ai delitti contro la moralità pubblica e il buon costume, per tale dovendosi intendere tutte quelle condotte che non sono offensive del pudore e della pubblica decenza, con riferimento non solo alla sfera sessuale ma a tutto ciò che possa generare disgusto o repulsione in chi osserva.

Di questi reati, però, è sopravvissuto solo quello di atti osceni e di pubblicazioni e spettacoli osceni: col tempo, la legge ha ritenuto di punire le condotte indecenti solamente con una sanzione amministrativa, depenalizzando quindi la quasi totalità di questi crimini.

Da ciò è derivata la scomparsa della squadra buon costume, inserita in ogni squadra mobile della polizia come sezione specificamente preposta al contrasto della “criminalità extracomunitaria e prostituzione”.

In buona sostanza, quindi, l’attuale squadra buon costume si occupa di contrastare lo sfruttamento della prostituzione ad opera della malavita italiana e straniera, contrastando soprattutto il fenomeno della tratta di donne provenienti dall’estero.

Niente a che vedere con la polizia morale iraniana, dunque.

Perché in Italia non c’è la polizia morale?

La polizia morale, in uno Stato democratico come l’Italia, sarebbe completamente illegale.

L’Italia è infatti un Paese laico, distinto dall’autorità religiosa, retto da leggi approvate dal Parlamento.

La polizia morale, quindi, non può esistere in Italia semplicemente perché la religione non ha forza di legge.

Non a caso, secondo la Costituzione, tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Sarebbe illegale praticare in pubblico una religione che prevede, come rituale, l’unione sessuale tra i fedeli oppure danze tribali da compiere completamente nudi.

In Italia non è quindi possibile imporre una religione né tantomeno un codice d’abbigliamento, fermo restando solamente il limite derivante dalla decenza pubblica.

 
Pubblicato : 6 Ottobre 2023 12:00